La ricercatrice israeliana Rachel Teitelbaum, ha scoperto che inviando il segnale giusto ai lattobacilli, un tipo di batteri naturalmente presenti nel tratto riproduttivo femminile, si può indurli a produrre un anticorpo che blocca lo sperma sul suo cammino.
La sua nuova forma di contraccezione si basa dunque sui lattobacilli, una specie di batteri che fa parte del microbioma, una complessa comunità di microrganismi che si trova nel tratto riproduttivo femminile. I lattobacilli svolgono un ruolo importante nel benessere generale, ma il loro compito non include la produzione di anticorpi, una componente essenziale del nostro sistema immunitario. Teitelbaum e il suo team hanno scoperto come sfruttare il DNA dei lattobacilli aggiungendo il gene che permette anche a questi batteri di produrre anticorpi, funzione che di norma non avrebbero.
"Quell'anticorpo si lega allo sperma, quindi non può più legarsi all'ovulo e fecondarlo", dice. ” Le compresse vaginali una volta al mese trasformano i microrganismi lattobacilli in “minifabbriche” che producono gli anticorpi anti-sperma necessari. I batteri naturali non producono gli anticorpi, solo i batteri appositamente progettati lo fanno. E così la donna prende ogni mese una scorta di questi batteri ingegnerizzati”.
Se non prende la pillola, le “minifabbriche” smettono di funzionare e la sua fertilità viene ripristinata. Teitelbaum, che ha un dottorato di ricerca in microbiologia e immunologia, ricorda chiaramente quando nel 2003 si rese conto che i lattobacilli – lo stesso probiotico presente nello yogurt – potevano essere la chiave per una nuova era del controllo delle nascite. Così ha iniziato a fare qualche ricerca seria, parlando con i colleghi, controllando se qualcuno lo avesse già provato prima, stabilendo se il suo sogno potesse effettivamente trasformarsi in realtà. Il viaggio da una grande idea al lancio di un prodotto è lungo e la strada può essere accidentata, ma Teitelbaum ritiene che ora sia più che mai vicina al traguardo. Ha fondato Hervana Bio nel 2008, in gran parte con i propri soldi. Nel 2012 ha ottenuto risultati incoraggianti dai primi test sugli animali e ha fatto domanda con successo alla Fondazione Bill e Melinda Gates per ottenere sovvenzioni che finora hanno totalizzato 1,5 milioni di dollari.
"Stiamo offrendo qualcosa che non è mai stato disponibile per le donne", dice Teitelbaum. “Abbiamo un metodo di pianificazione familiare che risponde al bisogno femminile di contraccezione. Siamo discreti, non interferiamo con il ciclo, che è davvero importante. Non abbiamo i problemi di salute che comporta la manipolazione ormonale. Tutti questi aspetti sono critici. Per chi desidera una contraccezione efficace e la capacità di controllarla mese dopo mese, non esiste opzione migliore di quella che offriamo."
Hervana Bio deve formulare la compressa, affrontarne la durata di conservazione e la distribuzione. All'inizio sarà probabilmente una confezione da tre compresse prescritta da un medico. Nel corso del tempo potrebbe essere somministrato come compressa singola e diventare disponibile come prodotto da banco. Il prodotto deve inoltre essere sottoposto ad approfonditi test tossicologici e sperimentazioni umane prima di poter ottenere l'approvazione.
E quanto sarà efficace? "È tutta una questione di numeri", afferma Teitelbaum. “Le donne pensano che la pillola sia efficace al 99%, ma nel mondo reale è più simile al 90-91%. Saremo competitivi con questi valori di efficacia. I nostri modelli animali (topi trattati con farmaci per la fertilità) suggeriscono una protezione quasi perfetta, quindi è molto promettente”.
Luciano Bassani
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